Biologico e naturale sono la stessa cosa? Differenze e similitudini

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Da qualche anno stiamo assistendo a una vera rivoluzione nel settore del green, di tutto ciò che è biologico e naturale. La reale preoccupazione per quanto sta accadendo al nostro pianeta e la necessità di adottare nel proprio piccolo misure per la sua preservazione sta prendendo piede nella coscienza di adulti e più piccoli, basti pensare alla campagna di sensibilizzazione climatica portata avanti dalla giovane attivista Greta Thunberg. Ci stiamo mano a mano rendendo sempre più consapevoli del fatto che un utilizzo di sostanze tossiche e nocive ha recato profondi danni al nostro ecosistema, danni per i quali è necessario intervenire quanto prima. Lo stesso concetto vale per ciò con cui più o meno consapevolmente decidiamo di nutrire il nostro corpo, e non ci riferiamo solo al cibo ma anche all’utilizzo di prodotti cosmetici. Ora più che mai siamo alla ricerca di opzioni biologiche e naturali che riescano a nutrire la nostra pelle grazie alle preziose risorse che la natura ci offre.

Tuttavia, spesso si tende a pensare che i termini “biologico” e “naturale” siano sinonimi, e che il loro utilizzo sia interscambiabile. La verità è che esistono delle sottili quanto peculiari differenze che è bene conoscere per una scelta consapevole del cosmetico più adatto per le nostre esigenze.

Cos’è un prodotto biologico? torna al menu

Un prodotto cosmetico biologico, come ad esempio una crema viso, utilizza materie prime provenienti da agricoltura biologica non dannose per l’organismo, senza l'impiego di organismi geneticamente modificati e con un basso impatto ambientale: non sono quindi ammessi pesticidi, coloranti artificiali e OGM. Anche la modalità di estrazione di tali materie deve essere inquadrata con metodi non inquinanti, nulla che possa recare danno all’ambiente. Sono inoltre prodotti cruelty free, quindi non sperimentati sugli animali. A livello di packaging, i prodotti biologici dovrebbero tendere a confezioni realizzate con materiali riciclati o comunque biodegradabili.

La certificazione è certamente la migliore garanzia di “autenticità”, ma è opportuno sottolineare che nel caso dei prodotti cosmetici, questi non rientrano nel campo di applicazione del Reg. CE 834/07 che regola l’agricoltura biologica. Non è dunque obbligatorio per un produttore di cosmetici BIO certificare i propri prodotti: il certificato viene infatti rilasciato in seguito a domanda esplicita della casa produttrice che dovrà presentare adeguata documentazione all’ente individuato, ed è a pagamento.

È solo la certificazione privata, messa in opera da enti come CCPB e ICEA, che può attestare la conformità di un prodotto realmente bio.

Ma cosa differenzia un cosmetico biologico da uno naturale?

Cos’è un prodotto naturale? torna al menu

Un prodotto cosmetico naturale, come ad esempio saponi e prodotti per capelli, contiene sostanze di derivazione naturale ovvero vegetali, animali e minerali: spesso non è composto nella sua totalità da elementi naturali ma da sostanze ottenute per trasformazione di sostanze naturali. Non è raro infatti che per la loro realizzazione e conservazione vengano utilizzati elementi sintetici e che vengano sottoposti a processi chimici. Parlando nello specifico di cosmesi, i prodotti definiti “naturali” contengono al massimo il 10% di sostanze vegetali pure, a cui vengono aggiunte altre sostanze ottenute per trasformazione di sostanze vegetali, in quantità variabile.

Anche in questo caso è la certificazione la vera discriminante nella definizione di un prodotto naturale, che deve contenere al proprio interno almeno un 10% di sostanze vegetali pure.

In assenza di essa, possiamo comunque contare su un prezioso alleato per capire realmente quale tipologia di prodotto stiamo applicando sulla nostra pelle: si tratta dell’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), la nomenclatura internazionale relativa agli ingredienti riportati nei prodotti cosmetici. L’indice delle sostanze impiegate, riportato in ordine decrescente in base alla maggiore percentuale, è obbligatorio a livello di regolamentazione europea dal 1997, e imparare a leggerlo e interpretarlo, in assenza di certificazione esplicita, è certamente di fondamentale importanza se decidiamo di adottare nelle nostre abitudini uno stile di vita sempre più orientato al concetto di biologico e naturale.

 

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