I vini bianchi tipici della Sicilia e le loro caratteristiche

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Il suono morbido di un sughero che viene stappato dalla bottiglia ha il suono di un uomo che sta aprendo il suo cuore.

(William S. Benwell)

Sicilia. Terra meravigliosa, terra selvaggia, terra che nasconde tesori dal valore inestimabile che vanno dalla sua natura incontaminata, alle bellezze storiche, alle prelibatezze della cucina e alla sua tradizione vitivinicola.

E in quanto a vini la Sicilia sa il fatto suo. Si narra infatti che le prime estensioni di viti fossero presenti nell’Isola ancor prima della venuta dei Greci, che hanno contribuito al loro sviluppo importando le loro tecniche di coltivazione e raccolta. Sebbene le viti crescessero rigogliose nella natura già all’epoca dei Fenici, spetta ai coloni greci la paternità di aver fatto nascere la vera tradizione vitivinicola autoctona.

Esistono diverse tipologie di vino e ogni territorio ha le sue punte di diamante. Possiamo distinguerli in base al colore (rossi, bianchi, rosati), all’effervescenza (fermi, frizzanti, spumanti), agli zuccheri residui e alla maturazione delle uve.

Oggi parleremo dei vini bianchi siciliani e delle loro caratteristiche.

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A livello territoriale, la coltivazione di uva bianca si concentra nelle zone di Trapani, Agrigento e Palermo. L’ambiente e il clima nel quale queste viti nascono e crescono sono determinanti per le qualità del vino che verrà prodotto. Ne determinano il gusto, l’intensità, il colore, la persistenza al palato.

Tra le tipologie di vino bianco che annoveriamo nel territorio siciliano ritroviamo:

·         Il Catarratto, il vitigno a bacca bianca più diffuso nell’Isola. l colore è giallo paglierino brillante ed ha delicati aromi di fiori bianchi e frutti tropicali. Si sposa alla perfezione con piatti di pesce e apertivi, il matrimonio perfetto tra terra e mare.

·         Il Grillo, un vino dal sapore fresco, secco e dalla buona persistenza aromatica. È la scelta ideale per esaltare la delicatezza del salmone affumicato, dei crostacei e zuppe di pesce.

·         Il Carricante, protagonista dei vini DOC dell'Etna bianco, dal sentore agrumato e di macchia mediterranea

·         L’Inzolia, varietà a bacca bianca di origine greca, nota per le sue essenze fruttate e la sua delicatezza. Ottimo da abbinare ad antipasti, primi piatti leggeri, pesce alla griglia e formaggi a pasta tenera.

·         Lo Zibibbo, vino introdotto dai Fenici e dal sapore intenso e aromatico che richiama il sentore della frutta matura. Di grande personalità, si abbina perfettamente con tutti i piatti della raffinata cucina marinara ed anche con funghi, carni bianche e formaggi mediamente stagionati.

Ricordiamo sempre che quello tra cibo e vino è un matrimonio d’amore. Quando ci ritroviamo a scegliere un abbinamento è fondamentale considerare quali piatti saranno serviti a tavola per esaltarne ogni gusto. Un’attenzione particolare ai dolci: una cena che si rispetti non può che concludersi con un dolce ricordo.

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