I rossi pugliesi, tradizioni e peculiarità

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“L’uva scorre per vie segrete dal tralcio della vigna all’incantesimo del vino.

A volte deve stagionare mesi o anni, ma il suo cammino si compie sempre.

E quando apri una bottiglia senti che lì dentro c’è qualcosa che arriva da molto lontano,

che viene dal sole e dalla profondità della terra.”

Fabrizio Caramagna

 

Prosegue il nostro viaggio nella tradizione vitivinicola del Tacco d’Italia: oggi parleremo dei rossi di Puglia e delle loro peculiarità e inoltre vi sveleremo quali sono gli abbinamenti più prelibati da portare in tavola., perché ricordiamolo: quello tra vino e cibo è un matrimonio d’amore.

Come già raccontato nel precedente articolo dedicati ai bianchi, il territorio pugliese vanta una superficie vitata di 105 mila ettari: Le bacche rosse rappresentano un prestigio importante a livello regionale e sempre più si impongono nel mercato nazionale ed estero grazie alla produzione di vini pregiati e di ottima qualità, apprezzati in tutto il mondo per le loro proprietà organolettiche.

La tradizione vitivinicola pugliese ha origini antichissime, pensate infatti che le prime coltivazioni risalgono ancor prima della colonizzazione greca e dei traffici commerciali con i Fenici. All’arrivo dei Romani, la produzione era già ben codificata e il vino era già ampiamente diffuso ed apprezzato, grazie a un terreno fertile cullato dai raggi del sole.

Ma quali sono i principali rossi pugliesi e come possiamo abbinarli con successo in tavola?

Principali vini rossi pugliesi torna al menu

·         Negroamaro: si tratta di uno dei più importanti vitigni del sud Italia. Il suo nome deriva dalla doppia ripetizione della parola nero: in latino (niger) e in greco antico (mavros). Cresce preferibilmente su terre a struttura argillosa, di varia composizione poste al di sopra della pietra calcarea dura o tufacea. È un vino rosso rubino di colore intenso, dal profumo fresco e vinoso con ricordi di piccoli frutti rossi, liquirizia, vaniglia e caffè. Dal sapore morbido, caldo sul garbato fondo amarognolo, ben sostenuto da concentrazione e speziatura che danno eleganza e rotondità. Si abbina con primi e secondi a base di carni rosse o selvaggina, formaggi stagionati. Più tardi vi sveleremo una chicca per preparare una cena di successo con un ottimo calice di Negroamaro!

·         Rosso Salento: vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei e dal sapore leggermente tannico dal gusto asciutto, con sentori lievemente amarognoli. Il suo profumo evoca la prugna essiccata e spezie. Accompagna piacevolmente carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati e primi piatti al ragù.

·         Malvasia Barricato: vino dal colore rosso intenso, elegante e con riflessi violacei. Sapore tradizionale di un vino generoso tipico della Malvasia, carico di bouquet ben espresso, leggermente aromatico, molto fine. È l’ideale accostamento con carni alla griglia, stufati e formaggi stagionati, inoltre può essere servito anche dopo cena come vino da meditazione.

·         Primitivo di Manduria: un rosso tendente al viola dal gusto particolarmente vellutato.

Il Negroamaro, principe in tavola con sua maestà le Polpette al sugo e Orecchiette torna al menu

Di Negroamaro abbiamo sentito parlare ampiamente anche in ambito musicale, basti pensare all’omonima band pugliese che, legando il suono in “Negramaro”, ha scelto di omaggiare la propria terra di origine scegliendo il nome di uno dei vini più rappresentativi del territorio. In un’intervista, il frontman del Negramaro, Giuliano Sangiorgi, ha dichiarato: “Il nome è un chiaro richiamo all’attaccamento alle nostre radici salentine. Il Negroamaro, molto popolare in Salento, è un vino piuttosto robusto, ma con una nota dolciastra”.

E il principe dei vini rossi pugliesi non può che sposarsi con i piatti della tradizione a base di carni rosse e selvaggina, che siano prime o seconde portate.

Oggi vi sveleremo la ricetta delle Polpette al sugo con Orecchiette tratta dal blog Giallo Zafferano!

 

Ingredienti:

Per le polpette:

600 g Carne macinata mista (vitello, manzo, maiale)

150 g Pane di Altamura raffermo (o pane caseccio)

1 bicchiere Latte intero

70 g Pecorino (grattugiato)

30 g Parmigiano reggiano (grattugiato)

1 uovo

1 spicchio Aglio

q.b. Prezzemolo

q.b. Pepe nero

Per la Frittura e la panatura:

q.b. Pane di Altamura raffermo (o pane casereccio)

q.b. Pangrattato

1 l Olio di semi di arachide

Per il sugo di pomodoro:

1 Scalogno

700 g Passata di pomodoro

400 g Polpa di pomodoro

q.b. Sale fino

q.b. Olio extravergine d'oliva

2 foglie Alloro

1 bicchiere Latte (non obbligatorio)

400 g Orecchiette fresche

q.b. Pecorino (grattugiato)

 

Procedimento

Iniziamo dalle polpette: tritate il pane a cubetti e poi passatelo nel mixer grossolanamente, in una ciotola unite il latte e lasciate riposare per circa 10 minuti. Unite successivamente la carne e iniziate ad impastare. Aggiungete il sale e l’uovo amalgamandolo bene, proseguite poi con i formaggi grattugiati, il prezzemolo tritato, pepe e uno spicchio d’aglio sminuzzato.

Una volta amalgamato il tutto, formate le vostre polpette e passatele nel pane grattugiato: una volta pronte è il momento di friggerle! Mettete sul fuoco una padella con abbondante olio di arachide e appena giunto a temperatura friggete le vostre polpette! Una volta dorate e croccanti (considerate circa 3 minuti) scolatele e riponetele su della carta assorbente per rimuovere l’olio in eccesso.

Ed ora, dedichiamoci al sugo: in un tegame facciamo rosolare nell’olio lo scalogno tritato finemente e facciamolo appassire con una goccia d’acqua. Ora, alzate la fiamma e unite la passata e la polpa di pomodoro, insaporite con una presa di sale e aggiungete circa 2-3 bicchieri d’acqua. Unite le polpette e due foglie d’alloro e lasciate andare per circa 1 ora con il coperchio, girando le polpette di tanto in tanto.

Infine, non ci resta che cuocere le nostre belle orecchiette e mantecarle nel delizioso sugo con le polpette con una bella dose di pecorino.

Servitele ben calde e non dimenticate un brindisi con un ottimo calice di Negroamaro!

Buon Appetito!

 

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