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Come e dove vendere borse e gioielli fatti a mano?
L’artigianato è un’arte antica che tramanda il suo sapere di generazione in generazione. Ogni mano che si sussegue nel fluire del tempo aggiunge un tocco creativo che rende il manufatto un pezzo unico, raro e lavorato con la massima cura e attenzione al dettaglio.
Essere artigiani vuol dire sapere ancora riconoscere il valore del tempo, della pazienza, della dedizione. Significa concentrare la propria attenzione su quella creazione che da semplice materiale grezzo prende forma giorno dopo giorno, sapendo che nulla potrà mai eguagliarlo, semplicemente perché unico.
Siamo abitanti dell’era moderna dove buona parte dei prodotti che consumiamo e acquistiamo quotidianamente viene prodotto in serie, da braccia sterili di macchine programmate per realizzare oggetti pressoché identici, l’uno uguale all’altro. Una corsa irrefrenabile contro il tempo che deve far fede a logiche di produzione ben precise; tecnicamente potranno anche aspirare alla perfezione della una misura, ma saranno mancanti di un pezzo fondamentale: il cuore di chi lo ha costruito.
L’Italia è un paese dove l’artigianato trova ancora ampio respiro con oltre un milione di imprese attive nel territorio. Dall’arte orafa a quella sartoriale, dalla falegnameria all’oggettistica, il mondo dell’handmade è una peculiarità del nostro Paese che va preservata, potenziata e soprattutto valorizzata non solo nel mercato nazionale ma anche estero.
Per tali motivi è quanto mai fondamentale veicolare l’artigianato italiano attraverso i canali giusti, che sappiano offrire visibilità e garanzie di qualità.
La pandemia di Covid-19 ha accelerato quanto mai quel processo già in atto di digitalizzazione delle piccole e medie imprese che a fronte delle chiusure disposte per l’emergenza sanitaria hanno dovuto fare i conti con l’impossibilità momentanea di vendere i propri prodotti al pubblico. È stato quanto mai fondamentale affidarsi a delle piattaforme, marketplace, che potessero ospitare prodotti e veicolarli nel modo giusto.
Gioielli e borse: l’importanza dei marketplace torna al menu
Un gioiello o una borsa sono spesso gli accessori che più catturano il nostro sguardo all’interno della vetrina di un negozio: ebbene, questa vetrina oggi è anche digitale, viaggia nell’etere, è una vera finestra sul mondo.
Ma come fare questo salto nel digitale?
Il marketplace è una piattaforma digitale capace di far incontrare la domanda con l’offerta. È uno strumento che grazie allo sviluppo tecnologico consente di diminuire il gap del contatto tattile con l’oggetto. Grazie alla realtà aumentata, alla qualità delle foto e un’interfaccia sempre più intuitiva per il consumatore, è possibile approcciare all’acquisto avendo una panoramica esaustiva sulle qualità del prodotto. È vero, forse non possiamo provare l’orecchino al lobo del nostro orecchio o non possiamo percepire con mano la trama di una borsa lavorata artigianalmente, ma a guidarci ci saranno dei preziosi alleati, come le accurate schede tecniche dove riportare i dettagli di fabbricazione quali materiali, misure, colori disponibili, prezzi e modalità di spedizione.
Prendiamo ad esempio un bracciale: nella vetrina digitale non solo potremo studiarlo nel dettaglio visivamente – lo sappiamo, si compra anche con gli occhi – ma sarà possibile percepirne le peculiarità grazie alla qualità della grafica. Conosceremo inoltre informazioni importanti come il materiale utilizzato e la proprietà di essere anallergico, un aspetto per alcune persone estremamente rilevante nella scelta di un gioiello.
Nei box descrittivi a volte possiamo trovare anche preziosi suggerimenti su come indossare quella particolare borsa e a quali occasioni d’uso destinarla: sarà come avere un personal shopper con utili consigli a portata di click!
E il contatto con il venditore? Anche in questo caso, per superare il gap del confronto vis a vis, i portali più curati permettono di mettere in contatto il potenziale acquirente direttamente con l’artigiano per tutte lei informazioni, curiosità e chiarimenti che possono accompagnare il processo di acquisto.
Un consiglio? Provare per credere!
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